Che ruolo giocano le relazioni pubbliche nell'attività dei media?

Una risposta è stata fornita da una ricerca condotta dall'Australian Centre for Independent Journalism e dagli studenti della University of Technology di Sidney, come parte di una più ampia indagine realizzata in collaborazione con Crickey.com, sito australiano "per il giornalismo indipendente".

Quaranta studenti, sotto la guida della giornalista investigativa Wendy Bacon, hanno analizzato 2.203 articoli pubblicati nell'arco di cinque giorni su 10 quotidiani locali.

La ricerca mette in luce che quasi il 55% degli articoli analizzati erano frutto di attività di public relations, con sostanziali differenze fra i vari quotidiani: per The Sidney Morning Herald la percentuale di influenza è 'solo' del 42%, mentre in altri casi, come per The Daily Telegraph, la percentuale gli articoli che riprendono (o addirittura copiano) i comunicati stampa sale al 70%.

Dopo aver analizzato e criticato i dati a disposizione, gli studenti telefonato ai media per porre alcune spinose domande riguardanti il rapporto con le relazioni pubbliche.

Molti, fra i giornalisti e i redattori intervistati, sono rimasti sulla difensiva; la maggior parte di loro si sono rifiutati di rispondere alle domande poste per il timore di essere rimproverati o addirittura licenziati.

Afferma la Bacon:

"La nostra ricerca conferma con forza che il giornalismo odierno in Australia è pesantemente influenzato dagli interessi commerciali legati alla vendita di prodotti e tenuto a freno o ostacolato dai politici, dalla polizia e dagli altri che esercitano il controllo dei messaggi veicolati dai media".