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giovedì 15 aprile 2010

PostHeaderIcon AGENZIE UK: 10 DOMANDE PER TROVARE LA PIù ADATTA

In tre post su Earlin' PR abuse, Steve Earl prende in esame le relazioni pubbliche nel Regno Unito, ricostruendone la storia e gli sviluppi e ipotizzando i cambiamenti cui dovranno far fronte in futuro.

LE RP DI IERI
Le origini della professione di RP sarebbero da ricercare nell’attività svolta da alcune figure di epoca vittoriana, ma la prima vera attività propriamente definibile come “public relations” sarebbe da ricercare nella propaganda di guerra agli inizi del secolo scorso. Solo negli anni ’60, tuttavia, le RP sembrano essere diventate qualcosa di ben distinto rispetto alle agenzie pubblicitarie e soltanto negli anni ’80 sarebbero divenute una professione universalmente riconosciuta.


Inizialmente, i PR interni alle aziende erano pagati per fungere da ‘messaggeri’: il loro compito era quello di rilasciare dichiarazioni e narrare i fatti ai media, progettare campagne che facevano acquisire al brand una posizione maggiormente competitiva.
Successivamente le funzioni delle relazioni pubbliche si sono ampliate per la rapida prolificazione e diversificazione dei media e la maggiore competitività: i dipartimenti ‘RP’ sono divenuti nel tempo sempre più impegnati nella pianificazione, nella gestione delle relazioni interne e nel monitoraggio dell’attività dei competitor.

LE RP OGGI

Le RP hanno il difficile compito di mediare tra le esigenze ‘commerciali’ delle aziende e quelle informative di media che pubblicano sempre più rapidamente le notizie e che esercitano una notevole influenza sul ‘word of mouth’. Alle nuove RP serve dunque, scrive Earl, "un nuovo tipo di ‘agilità’": i dipartimenti di RP devono essere preparati a tenere il passo con notizie rilasciate in maniera immediata, cambiare programma rapidamente e rilasciare contenuti che impattano sulla reputazione del brand con brevissimo preavviso.

Le parole chiave, in questo ambito sono: chiarimento e autorizzazione su ciò che può e deve essere pubblicato.

Earl classifica vari tipi di agenzie di comunicazione esistenti oggi nel Regno Unito, fra cui:

-Le agenzie classiche, che si relazionano di norma con i media convenzionali e sono esperte in uno o molti settori. Hanno probabilmente già avviato una divisione ‘digitale’ e parlano di PR e digital PR come se fossero due discipline separate.

-Le agenzie ‘preistoriche’: agenzie con nessuna volontà di capire le digital PR e che piuttosto lascerebbero il posto a qualche altra agenzia.

-Agenzie digitali ‘pure’: possono parlare di digital PR, lavorano con i clienti per creare/comunicare/ispirare contenuti che abbiano influenza attraverso i social media. Spesso non in grado di investire, capire e comunicare attraverso i media convenzionali.

- Agenzie pubblicitarie e agenzie di marketing. Generalmente non capaci di gestire e misurare l’influenza del mondo editoriale.

L’attuale diversificazione dei media e delle modalità comunicative fa sì che nessuno di questi tipi di agenzia sia in grado di venire incontro totalmente alle esigenze di comunicazione di un brand di modeste dimensioni.
D’altra parte, sembra che spesso anche i clienti/committenti oggi non sappiano esattamente di che tipo di comunicazione hanno bisogno.

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