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lunedì 1 febbraio 2010

PostHeaderIcon 'BUMVERTISING': INGAGGIARE I SENZATETTO PER FARE PUBBLICITA'

Fare 'bumvertising' consiste nell'ingaggiare un senzatetto per pubblicizzare un prodotto o un servizio: insieme al proprio cartello con la richiesta di aiuto il clochard, sotto pagamento di un compenso, mostra ai passanti anche un altro messaggio, con il nome o il logo e il sito di un'azienda. 
La prima operazione di 'bumvertising' è stata intrapresa da Benjamin Rogovy, un imprenditore ventiduenne che nel 2005 ingaggiò un mendicante per divulgare l'indirizzo del suo sito di poker online per le strade di Seattle, Washinghton.


In seguito a questo episodio, Bumvertising è diventato un marchio depositato: sul sito dell'Agenzia Bumvertising, si possono vedere le ultime campagne, 'adottare un barbone' attraverso donazioni e  giocare al 'bum game', in cui ci si immedesima nei panni di un senzatetto e dunque "trovare un lavoro, una casa e ripulirsi": il regolamento del gioco però avvisa che se si è di quei tipi "piagnucolanti e politicamente corretti, che odiano la musica ad alto volume e amano censurare libri", sarebbe meglio astenersi dal prenderne parte.
Secondo l'agenzia, che ha organizzato una campagna anche per PokerFaceBook.com, i senzatetto comunque sono una risorsa in grado di fornire un servizio "prezioso e tangibile" a un'azienda. 
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